mercoledì 29 febbraio 2012

Spider-man, nuovo film, nuovo look. Chi di costume ferisce, di costume perisce.


Abbiamo abbondantemente sviscerato la questione riguardante Superman e il suo costume brutto e nuovo e mi sembra giusto spendere due parole anche per quello di Spider-man, presto sui nostri schermi.
Le immagini girano già da un po’ e il tempismo non è clamoroso, ma non potevo esimermi dal dedicargli un post per quanto ritardatario.
Un rapido sguardo e si delineano chiaramente le linee guida della collezione primavera/estate per superori su pellicola:
- Gommina in rilievo
- Sbraffi laterali del costume Speedo
- Sottolineatura pacco
Procediamo con ordine.

Come in tutti gli ultimi film a tema comics, quello che tutti pensavamo essere lycra o nylon (i più esperti sanno bene che in realtà trattasi spesso di tessuto a molecole instabili) è stato sostituito da pelle o gomma, a seconda della tipologia di eroe: pelle per duri a morire, gomma per agili e fragili. Quindi, in questo caso ci troviamo davanti nuovamente il gommatino pallinato da pavimento della Asl; anzi, per essere più precisi la parte rossa del costume è senza dubbio fatta con scampoli di palloni da basket mentre quella blu segue lo stile navy molto in voga sulle passerelle di tutto il mondo e ci presenta un trendy rigato senza una vera ragione di esistere. Gli occhiali di Loredana Bertè completano il tutto con uno specchiato da pista di Cervinia.
I guanti, dotati di lancia ragnatele meccanici, sono spettacolarmente simili ai guanti dei bambini, coi colori delle dita alternati, allegri salsicciotti di tinte casuali.
Scendendo ad altezza vita attira lo sguardo ancora una volta l’assenza della cintura rossa in favore di un paio di inutili sbraffi obliqui che sagomano il fianco dell’atletico giovine; una volta quando facevo nuoto, avevo anche io un costume così, fantastico per dare l’illusione ottica di un fianco agile e snello e camuffare i rotolini di troppo, Peter furbacchione!
Ma non soddisfatti di aver trasformato una sobria cinta in uno svolazzo femmineo, i costumisti hanno anche pensato argutamente di piazzare una bella striscia rossa rubata direttamente ai fuseaux Arena sul lato esterno delle gambe dell’uomo ragno, connotandolo subito chiaramente e senza possibilità di equivoco come “l’uomo carabiniere”.

In zona genitali rileviamo una macchia marroncina, della quale ci chiediamo la ragione. Forse lo stress ha fatto mestruare il giovane Parker? Forse serviva una finta ombra per indirizzare lo sguardo sul pacco, nel caso non fosse sufficiente la larga fascia rossa verticale che come un percorso per ciechi guida anche l’occhio più disattento verso le pudenda del giovanotto?
Ed ora arriviamo al pezzo forte, la parte migliore. Gli stivali.
Querelle sulla qualità degli stivali del ragno ce ne sono e ce ne saranno: ma come fanno ad essere adesivi, di cosa sono fatti, so’ calzini, so’ pianelle, so' antiscivolo ecc ecc.
Qui, si è dato un taglio alle polemiche appioppando al giovane eroe un must delle nuove generazione: un bel paio di Nike. Sì, sì avete capito bene, quelle con la gomma sagomata sotto, che sembra sempre di avere ai piedi due motoscafi, tutte metallizzate e aerodinamiche; ovviamente però è stato prodotto apposta per lui il modello custom imbastardito con un agile paio di stivaletti da pugile per mantenere il ‘colpo d’occhio’ violentato selvaggiamente nel resto del costume.
Che poi, io avrei anche una domanda: leggenda vuole che il giovane Parker il costume se lo sia cucito da solo. Ora io vorrei sapere, in quale modo sia stato capace di fondere nel caucciù la specie di muta che indossa; altrimenti, dovrei pensare che  nasconda in cantina un team di minori sfruttati per le loro manine piccole ed agili (il che a dire il vero, spiegherebbe il mood 'pallone da basket).
Detto questo, vi lascio con un immagine simpatica … particolare … a tratti inquietante; ma costume a parte, cosa succede in questo film??
VG

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mercoledì 15 febbraio 2012

Superman nuova versione: chi lascia la mutanda vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quello che trova.


Salve fumettari fashion victim, sono passate un paio di ere dall’ultimo post ma ora che i ghiacci si stanno sciogliendo, Fashionclass si riaffaccia ai vostri monitor per discutere un’annosa questione per troppo tempo rimandata e portata alla luce da eventi recenti.
Come tutti saprete (brutti nerdacchioni) sono uscite le nuove foto del film di Superman, prossimamente nelle sale, ed udite udite ci sono grosse grasse novità.
Il nuovo volto del nostro superforzuto amico sarà Henry Cavill, bel faccino (e bel tutto il resto) già visto qui e lì; di lui rimane poco o niente a giudicare dalle foto, sta sparendo inghiottito dai suoi stessi muscoli gonfiati a dismisura da quelli che dovrebbero essere interminabili minuti in palestra ma che temiamo essere ettolitri di bombatori sintetici.


La vera novità però non è questa. E’ un'altra. Rullo di tamburi prego.
Il costume del nostro Superman, non comprende più la mitica e leggendaria mutanda rossa. Ebbene sì.
Bisogna ammettere che portare i mutandoni a vita alta sopra i leggins (perché quelli so’ leggins, statece) non è mai stato un tocco di stile sopraffino, ma vederlo così blu e lucido come un’anguilla fa uno strano effetto; con questo look liscio/squamato sembra aver usato la muta stagionale di Mystica per farsi l’abitino nuovo.


Partiamo col dire che le mutande rosse avevano il loro significato storico, ricordando la tenuta dei superforzuti circensi dei bei tempi andati, additati come massimo esempio di eroismo e sovrumanità; certo col tempo sono diventate un po’ demodé, ma continuano ad essere un must sui costumi di molti beniamini mascherati che le sfoggiano con fierezza e agilità, oltre ad essere un capino “must-have” per attirare la fortuna al cenone di capodanno.
In qualche caso, qualche costumista o fumettista si è intenerito e le ha sostituite con ghirigori, cinture, sbraffi di colore che riportassero alla mente lo stesso concetto senza dover per forza mandare in giro questi omaccioni con indosso biancheria rubata a Bridget Jones; tra gli intrepidi innovatori annoveriamo anche Jim Lee, occupatosi proprio di recente del nostro kryptoniano amico, che nel reboot per la Dc comics uscito ad Agosto gli ha appioppato una cinturina strategica che mantenesse il colpo d'occhio.


Di fatto, l’impressione è che i costumisti si potessero applicare un pelino di più per trovare un compromesso ragionevole tra la tutina da ginnastica artistica di puro nylon sfoggiata orgogliosamente da Christopher Reeve e questa specie di gommina sagomata che fa molto pavimento della palestra in linoleum con guanto per lavare i piatti in versione nude look. Il sospetto è che sia stato chiesto aiuto agli autori dei mirabolanti costumi da rolefuck di “Batman Forever”, per quanto la mancanza di capezzoli a rilievo faccia supporre il contrario. 


Insomma, in questa versione  cinematografica smutandata si percepisce la mancanza di qualcosa e questo Superman fa l’effetto di un culturista bluastro pieno di steroidi che se la svolazza qui e lì, nudo, crudo e con il pacco decisamente troppo in vista. Sarà una tattica per catalizzare gli sguardi e distrarre gli astanti dalla eccessiva somiglianza con il giovane Clark Kent? Avrà forse finalmente capito, che non è il ciuffo a fare la differenza? Folgorato sulla via di Damasco ha deciso di adeguarsi finalmente agli usi terrestri e provare l’azzardo di indossare la biancheria sotto i vestiti?
Ai posteri l’ardua sentenza, e soprattutto alla sala cinematografica la possibilità di dimostrare se questo nuovo costume sia veramente funzionale o no. 

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VG