lunedì 21 novembre 2011

Il pelo nell’uovo – ovvero il ritorno del pilu in vetrina



Supereroi foderati di pelliccia, basta emarginazione! Basta discriminazione causa parassiti annidati tra i tarzanelli! Che sia vostro o che lo sfoggiate con portamento fiero quest’anno il pelo è tornato di moda!
Benvenuti gilet, stivali, colli, giacche e mutande foderate di sintetica pelliccia.
L’apprezzabilità estetica di questi capi è quantomeno opinabile ma, belli o brutti che siano, troneggiano fieri nelle vetrine di tutti negozi più in, implacabile richiamo a travestirsi da Shitzu.


Indi per cui, pelosi amici, i vostri terribili capi in moquette animale sono diventati sorprendentemente di tendenza!


Chi l’avrebbe mai detto, le vesti che prima identificavano senza ombra di dubbio un cavernicolo ora sono la bandiera di modelle e fashion victim, trascinando anche voi in questo vortice di riabilitazione estetica; quindi che vi sentiate zampognari, pastori , pecore (da non lasciare in compagnia dei suddetti) o leopardi, armatevi di antiparassitari e deodoranti e tirate fuori la bestia che è in voi.


A mio parere però, l’unica che ha davvero capito tutto è la Gatta nera, che il pelame l’ha schiaffato solo a contornare e sottolineare le bocce (che poverine ne sentivano proprio il bisogno) e ha sparso dei ciuffetti qua e là ma in realtà si è foderata di latex;
tanto per confermare che l’unico pelo che davvero funziona è quello di cui si parla a proposito del carro di buoi.

venerdì 11 novembre 2011

Elektra – Il sottile confine tra esotico e osceno


Eccoci cara Elektra, è arrivato il tuo turno di passare le forche caudine dello stile e dire che sei impreparata all’evento è usare un grande eufemismo.
Mi si dice che l’unica giustificazione che porti a favore del tuo inadeguato abbigliamento sia “sono una ninja, faccio parte della ‘Mano nera’”; ma in verità ti dico che ti sbagli, al massimo conciata così puoi essere una zingara e di nero farci vedere solo la luna. 
Eh si perché tu, novella Cloris Brosca, stai tentando di farci passare per ‘abbigliamento da ninja’ una succinta accozzaglia di straccetti svolazzanti che ti lasciano per metà del tempo con la bernarda all’aria fresca e sinceramente non mi risulta che nessun‘altro dei tuoi supposti compagni corresse sull’acqua o uccidesse qualcuno con i gioielli di famiglia in bella vista. Senza contare che oltre alla dubbia utilità in combattimento (forse come diversivo) le tue scelte in fatto di look sono ampiamente discutibili; sai chi è l’ultima persona che ha fatto parlare di sé per una bandana proprio come la tua? Uno che si è fatto trapiantare in testa i peli del deretano e necessitava di nascondere l’obbrobrio. Vuoi davvero che si pensi questo? Non credo proprio bella mia, perché puoi fare la santarellina-creudele-assetata-di-vendetta quanto ti pare, ma gli accostamenti che hai scelto urlano “Hey sono una ragazza gnocca e disponibile che farà finta di tirare qualche calcio per spararsi due pose” e non “ sono crudele e vi odio tutti così tanto che non mi interessa la vostra opinione sul mio aspetto che deve risultarvi solo temibile”. 
Dai anche il cattivo esempio, che poi le bambine si comprano i tuoi giocattoli e crescono male. 

Quindi, facciamo le serie, tu te la passeggi un po’ sui viali e in questo non c’è nulla di originale rispetto alle tue colleghe super eroine, però hai un gusto che fa pietà ed ora mi darai ascolto.
C’è bisogno di onestà, se si vuole zoccoleggiare che lo si sappia fare! Ti propongo un look sexy (molto sexy, quel tipo di sexy che è vietato ai minori) e che comunque apparirà un po’ più grintoso della parannanza nella quale ti aggiri.


Via quella bandana da Pantani e sistemiamo i capelli con dei lacci più ordinati, poi leviamo lo zinalone rosso e lo sostituiamo con una maglietta monospalla coordinata a pantaloncini di pelle con laccetti, che un po’ di aria alla gnugna la facciamo prendere comunque; via i calzini suolati (a quanto pare un must) e benvenuti agli stivali da spogliarellista di vernice. Per i guanti, mi sono permessa di levarti i laccetti dagli avambracci e sostituirli con dei guanti lunghi di pelle, ma se proprio ci tieni a mantenere l’unico elemento del tuo abbigliamento che rimandi vagamente all’oriente te li puoi pure tenere, a patto di portarli legati stretti e non svolazzanti in modo da non sembrare una giostra delle fiere di campagna.
Vale la pena ricordare, che qualcuno ha già provato a  rifarti il look quando sei andata sul grande schermo col risultato di ficcarti addosso i vestiti di Xena lavati per errore con un calzino rosso nel cestello. 


Il look ninja l’hanno bellamente ignorato a dimostrazione del fatto che il match look da zoccola vs look da qualsiasi altra cosa ha esito certo e scontato.  
Quindi, diamo una versione del look sexy ma pantalonato che non sembri un plagio della principessa guerriera.  


Manteniamo la maglietta monospalla che ricorda la schifezza che usi indossare ora, ma la abbiniamo ad un pantalone rosso di pelle aderente; per i guanti vale quello che ho detto a proposito del look precedente e per i capelli idem: niente bandana da pappone e mettiamo un nastro che sia sistemato in maniera decorosa. Come calzature, visto che in questo caso abbiamo il pantalone lungo proporrei dei tronchetti, chiusi o open toe, per me fa lo stesso.
Se poi attacchi la lagna che “no ma io sono una ninja troppo castigata che ti credi mica volevo far vedere le brocche” allora bella mia facciamo le serie e ti ficchi dentro una tuta da ninja monacale, senza prese d’aria anomale e bocce roteanti, ti metti le scarpette palmate senza tacchi ne fronzoli e vai la fuori a fare la combattente davvero invece che fare virtuali spaccate sulle pannocchie ogni volta che devi dare un calcetto.


Bene, abbiamo finito la lezione di oggi, carina vai e vedi di tenere a mente i consigli che ti sono stati dati. Che lo stile sia con te, qualsiasi esso sia.

VG

martedì 8 novembre 2011

Daredevil - Come vestirsi al buio


Sei perdonato, mi rendo conto che non è colpa tua. Di tanti sensi ipersviluppati che hai, pretendere quello estetico è davvero chiedere troppo. Che poi, volendo essere sinceri, con la tua tutina rossa (è rossa sai) sei messo meglio di tanti altri. Vai in pace, e che lo stile sia con te anche se non te ne accorgerai.

VG

giovedì 3 novembre 2011

Vano Portaoggetti – Nuove frontiere dell’umana sapienza

Buonasera svolazzanti appassionati di travestitismo, sono qui di nuovo per porvi nuove entusiasmanti questioni.
Giorni fa mi trovavo a girovagare sfiancata dal peso della mia ultracapiente – megastipata borsa e una domanda ha attraversato come un lampo le mie meningi: calzamagliati e tutati come vi aggirate, dove riponete le vostre carabattole personali?
Ovviamente non mi riferisco a quelli di voi che previdenti e solerti, negli anni ’90 si sono decisi ad indossare preziose cinture multitasche; mi riferisco a quelli e quelle (soprattutto!) che si aggirano per le metropoli insaccati dentro seconde pelli di nylon.
Voi uomini mi direte la mitologica frase che ogni uomo pronuncia prima di ravvedersi e dotarsi di un (nella maggioranza dei casi orrendo) borsello: ‘vabbè, ma cosa dovrò mai portarmi dietro?’
E qui casca l’asino! Questo discorso fa acqua da tutte le parti.
La maggior parte di voi, nel tentativo di rendere meno monotona agli occhi dei lettori la propria vita ha preso mogli, fidanzate, messo al mondo creature che trepidanti vi aspettano tra le pareti domestiche e voi vorreste farmi credere che girate felici e sereni senza cellulare? Mettiamoci anche che spesso l’emergenza (in quanto tale) vi sorprende all’improvviso , obbligandovi a cambiarvi in fretta e furia quando siete pieni di portafogli, macchine fotografiche ed effetti personali di vario genere. E allora cosa fate, lasciate tutto nel vicolo o nella cabina telefonica delle città più malavitose d’America?
E poi mi rivolgo alle donne. Come potete pensare di girovagare senza nulla appresso? Oltre ai sovra citati effetti personali unisex, avete tante ulteriori necessità!
Mettiamo caso che vi troviate a saltellare giulive per i tetti o a scalciare come giumente nella calca e zac! Vi viene inaspettatamente a far visita il marchese?
Non avete neanche un assorbentuccio di riserva? Neanche tu Emma-di-bianco-vestita Frost?
Abbandonate la lotta in fretta e furia correndo ad arginare i fiumi di porpora o vi appendete un palo e cominciate a fare forsennatamente la giravolta sperando che si pensi ‘Tutto ok se fa così indossa sicuramente un lines seta’?
Non posso credere che giriate dotate di lazo, pugnali e quant’altro e non abbiate manco un burro di cacao!
Per non parlare dei malesseri che si sa sono donna, tipo il mal di testa. Neanche un antidolorifico , un antinfiammatorio? ‘Scusa amore, oggi non meno, ho mal di testa’.
E dulcis in fundo un accessorio che riguarda entrambi i sessi: le chiavi di casa.
Per quanto liberi, irrintracciabili e in identificabili siate, a casa ci dovete tornare.
Eccezion fatta per i supermiliardari orfani con maggiordomi in trepidante attesa, come aprite le porte delle vostre dimore? Sfondate usci e finestre? E dopo anni nessuno sospetta ancora qualcosa di voi? Seguite l’esempio di Paperino e lasciate le chiavi sotto lo zerbino? Non penso proprio.La soluzione è una sola, voi vi portate la roba appresso.
E dove la ficcate di grazia? Scartando le prime, volgari supposizioni che di sicuro avranno attraversato le menti dei lettori, vi propongo qualche ipotesi.
-         “Pensionato”
Portate le cose al collo, stipate in saccoccette appese sotto il costume, come fanno i turisti in visita al vaticano e le vecchiette che hanno appena ritirato la pensione. C’è un lieve rischio di strangolamento, ma può funzionare.


-         “Giro d’Italia”
Dietro la schiena avete pratici marsupi appiccati al costume. Potrebbe essere comodo, ma correte il rischio di somigliare a bambini insaccati in costumi da bagno con galleggianti incorporati.


-         “Alla cosplay”
In fiera ho avuto un’illuminazione anzi, in questo caso, un flash. Vi ficcate le cose nei calzini. Questo vi fa sembrare un innesto di un essere umano sui polpacci di Gattuso, ma è pratico. Almeno finche nessuno vi prende a calci gli stinchi.


-         “Inspired by Ruby”
Solo per donne. Vi infilate la roba nel reggiseno, strizzata tra quei palloni da basket che vi disegnano al posto delle tette. Non approfondirò ulteriormente questa ipotesi, certa che il 90% dei lettori da questo momento in poi aspetterà solo di vedervi cercare le chiavi di casa.

Attendo delucidazioni sull’argomento e nel frattempo, vi auguro delle ronde piacevoli. Che lo stile sia con voi, per quanto questo mi appaia improbabile.

VG