venerdì 7 ottobre 2011

Julia Kendall - Parte 1 - "Al lavoro"


Julia, tesoro, no.
Da dove dobbiamo cominciare? Non so, davvero perdo l’orientamento davanti a questa infinita sequela di capi obsoleti e fuori moda!
Ma cosa ti dice la testa? Una sorella modella e niente, vedo zero recezione qui!  Pronto, ragazza mi senti? Siamo in linea con la moda!
Il look da lavoro, iniziamo da qui.
Cosa sono questi orribili tailleur longuette conditi da giacche tre quarti? Gli anni ’80 sono finiti da un pezzo tesoro, questa roba non la metterebbe neanche Cindy Lauper! Gonne di lana infeltrita altezza ginocchio, cintine di plastica dei cinesi, smanicati a collo alto sintetici e sudaticci ma cosa vuol dire? E’ questa l’eleganza? Somigli tanto ad Audrey Hepburn  ma questo non vuol dire che devi vestirti come lei…la signora è concime per piante da tempo ormai! Se fosse vissuta oggi di certo non avrebbe azzardato questa pochezza di abbinamenti. Mai più giacche mezza misura, mai più pantaloni a vita alta con maglioncini infeltriti strizzati nella cintola ragazza, di Beverly Hills sono finite pure le repliche e conciata così rischi che qualcuno ti scambi per miss Marple!
Ami i tailleur? Ti piace restare sul classico? Approvato, vediamo per cosa potresti optare.


Con il fisico che ti ritrovi (fortunella) puoi indossare davvero qualsiasi cosa, il che ci lascia ampie possibilità di manovra; vogliamo iniziare con l’abbinamento gonna-giacca? Ottimo, opterei per una gonna a vita alta (si la vita alta la usi anche tu, ma credimi questa è tutta un’altra cosa: niente a che vedere con gli indumenti alla Obelix che ti ho visto sfoggiare fieramente) una gonna fasciante, sexy ed elegante ma allo stesso tempo comoda e abbastanza lunga da permetterti di sederti sulla cattedra senza che mezzo ateneo possa fare la conoscenza delle tue ovaie, abbinata ad una camicia di seta bon ton, accollata e dignitosa alleggerita dal fiocco vecchio stile all’altezza del collo. Oppure, se proprio ci tieni alla giacca (o se fa un freddo glaciale e non vuoi fare lezione in codice morse)  puoi abbinare un blazer grigio tono su tono, media lunghezza che ti terrà calda senza sembrare la controfigura di Angela Lansbury.
Se invece decidessi di nascondere le tue gambe da fenicottero virando verso un pantalone hai la possibilità di scegliere un look garconne:  giacchino corto doppiopetto di taglio maschile con pantalone a tubo alla caviglia, abbinato ad una camicia semplice; potresti osare un cravattino, ma occhio a non esagerare: il rischio di apparire una camion che ha perduto la via è sempre dietro l’angolo.
E le scarpe. Le scarpe figliuola.
Cosa sono questi orribili mezzi tacchi? Queste decollete tristi, senza voglia di vivere?
Hai un fantastico collo del piede quando te lo disegnano, azzarda! Francesine, tronchetti, decolletè dalla forma originale e soprattutto tacchi tacchi tacchi! Hai una macchina fantastica, parcheggi a 10 metri dall’ingresso della tua università, per quale motivo avresti bisogno di comodità?
E comunque, ammesso e non concesso che camminare e deambulare serenamente sia un umano bisogno c’è di meglio dei tacchetti a rocchetto di Sandra Mondaini. Da un estremo all’altro: ballerine piattissime, di vernice o di camoscio, decorate o semplici comode e signorili.
Non finisce qui dolcezza, le nostre fatiche sono appena all'inizio.
VG

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